Hai mai pensato di coccolarti per un paio d’ore facendoti fotografare?
No? E’ giunta l’ora di pensarci, non hai idea di quanto sia divertente, rilassante e terapeutico.
E lo so non ci credi… ed io che parlo a fare allora? 😉 Occorre provare per credere!
Per info e costi scrivimi o telefonami al numero che trovi sul sito.
Sono così felice di avere vinto un concorso fotografico, che quasi non riesco a scrivere ciò che provo. Non è tanto per il premio ma per la soddisfazione di avere vinto un concorso fotografico a livello mondiale 😀
Grazie, grazie ed ancora grazie!!!!
http://www.meyer-optik-goerlitz.com/100-for-100-soap-bubble-bokeh-contest-winner-announced/
Accendi la luce per favore… Non vedo niente… perchè non apri la finestra così entra un po’ di luce? E’ ancora buio… quando farà luce ne parleremo…
Quante volte vi è capitato di dire e sentire queste frasi?
Ebbene si, la luce è importante per noi per il nostro spirito e per la nostra mente, senza minimizzare la luce è altrettanto importante in fotografia. Non sto a dirvi il significato etimologico di Fotografia, lo sapete già … ma ci tengo a ricordarMI quanto è importante scattare immagini con la luce giusta e con le impostazioni giuste della macchina fotografica cosicchè catturi più luce, quindi prendiamoci del tempo, non scattiamo con premura o fretta, studiamo la composizione e poi con calma sistemiamo per bene le impostazioni, che MI serva da lezione la prossima volta! :-p
An aurora is a natural light display in the sky (from the Latin word aurora, “sunrise” or the Roman goddess of dawn), predominantly seen in the high latitude (Arctic and Antarctic) regions. Auroras are caused by charged particles, mainly electrons and protons, entering the atmosphere from above causing ionisation and excitation of atmospheric constituents, and consequent optical emissions. Incident protons can also produce emissions as hydrogen atoms after gaining an electron from the atmosphere.
Il Ponte Gobbo…
Secondo un’antica leggenda, san Colombano, monaco irlandese del VII secolo, era ansioso di portare la parola di Dio alle popolazioni che vivevano sull’altra sponda del fiume Trebbia all’altezza del paese di Bobbio.
Il maligno gli promise di costruire il ponte in una sola notte, in cambio della prima anima mortale che lo avrebbe attraversato.
Il santo accettò.
Nella notte, il diavolo convocò vari diavoletti che lo aiutarono nell’opera muratoria, reggendo le volte del ponte. I demoni erano di statura diversa e così le varie arcate del ponte vennero fuori di varie dimensioni…
Sorge nell’Agro Pontino, una vasta pianura a sud di Roma, che un tempo era palude e che nel corso dei secoli è stata oggetto di numerose opere di bonifica che hanno trasformato una zona malsana in una ubertosa campagna.
A Sabaudia e negli altri centri nelle immediate vicinanze come San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga, Anzio e Nettuno, è abbastanza facile trovare una sistemazione, ma, data l’aumentata richiesta turistica è meglio prenotare per tempo durante i mesi estivi.
Fra la città di Sabaudia ed il mare ci sono quattro laghi costieri il Lago Paola o Sabaudia, il Lago Caprolace, il Lago Monaci ed il Lago di Fogliano.
Questi laghi, per la loro bellezza e per la loro importanza, sono inseriti entro i confini del Parco Nazionale del Circeo, sono una delle zone umide più studiate di tutta l’area del Mediterraneo.
Lago di Caprolace
Ha una superficie di 2,3 Kmq, ma non è molto profondo massimo 3 metri, è collegato al lago di Sabaudia con il canale detto Fossa Augusta.
Il lago è il più inaccessibile tra quelli costieri assieme al piccolo bacino dei Monaci e va raggiunto necessariamente a piedi con una bellissima passeggiata. (Crediti: Settemuse.it)
E’ un tratto di mare e terra… un teatro naturale fatto apposta per accogliere degnamente ogni giorno il tramonto del sole.
Se non conoscete questa zona vi consiglio almeno una volta di farci una capatina.
Qualche notizia in più su Foce Del Duca:
Il Lago di Fogliano è il più grande dei quattro laghi costieri e il più vicino al capoluogo. Si sviluppa per 5 km separato dalla duna litoranea e nel quale, attraverso i canali di Rio Martino, di Capo Portiere e di Foce del Duca, sfocia e attinge le acque marine. Viene alimentato dalle acque del fosso della Cicerchia e del Rio Martino, e nei mesi estivi, a queste si aggiungono le acque dell’Astura. Sorge un piccolo borgo sette-ottocentesco, appartenente alla famiglia Caetani, costituito dalla villa padronale, la casa inglese, il porticciolo settecentesco e l’orto botanico, all’interno del quale sorge una piccola chiesetta. L’orto botanico costituito da palme, lecci, cerri, magnolie, mimose che si innalzano dal sottobosco ricco di felci, pungitopi ed edera che ci conduce alla piccola chiesa neo-gotica, circondata da un incantevole boschetto di canne di bambù, rientrano tutti nel Parco Nazionale del Circeo. (Crediti: Pro Loco di Latina)