Lago Di Paola o Sabaudia
Sorge nell’Agro Pontino, una vasta pianura a sud di Roma, che un tempo era palude e che nel corso dei secoli è stata oggetto di numerose opere di bonifica che hanno trasformato una zona malsana in una ubertosa campagna.
A Sabaudia e negli altri centri nelle immediate vicinanze come San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga, Anzio e Nettuno, è abbastanza facile trovare una sistemazione, ma, data l’aumentata richiesta turistica è meglio prenotare per tempo durante i mesi estivi.
Fra la città di Sabaudia ed il mare ci sono quattro laghi costieri il Lago Paola o Sabaudia, il Lago Caprolace, il Lago Monaci ed il Lago di Fogliano.
Questi laghi, per la loro bellezza e per la loro importanza, sono inseriti entro i confini del Parco Nazionale del Circeo, sono una delle zone umide più studiate di tutta l’area del Mediterraneo.
Lago di Caprolace
Ha una superficie di 2,3 Kmq, ma non è molto profondo massimo 3 metri, è collegato al lago di Sabaudia con il canale detto Fossa Augusta.
Il lago è il più inaccessibile tra quelli costieri assieme al piccolo bacino dei Monaci e va raggiunto necessariamente a piedi con una bellissima passeggiata. (Crediti: Settemuse.it)

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Spiaggia Di Foce Del Duca (Latina)
E’ un tratto di mare e terra… un teatro naturale fatto apposta per accogliere degnamente ogni giorno il tramonto del sole.
Se non conoscete questa zona vi consiglio almeno una volta di farci una capatina.
Qualche notizia in più su Foce Del Duca:
Il Lago di Fogliano è il più grande dei quattro laghi costieri e il più vicino al capoluogo. Si sviluppa per 5 km separato dalla duna litoranea e nel quale, attraverso i canali di Rio Martino, di Capo Portiere e di Foce del Duca, sfocia e attinge le acque marine. Viene alimentato dalle acque del fosso della Cicerchia e del Rio Martino, e nei mesi estivi, a queste si aggiungono le acque dell’Astura. Sorge un piccolo borgo sette-ottocentesco, appartenente alla famiglia Caetani, costituito dalla villa padronale, la casa inglese, il porticciolo settecentesco e l’orto botanico, all’interno del quale sorge una piccola chiesetta. L’orto botanico costituito da palme, lecci, cerri, magnolie, mimose che si innalzano dal sottobosco ricco di felci, pungitopi ed edera che ci conduce alla piccola chiesa neo-gotica, circondata da un incantevole boschetto di canne di bambù, rientrano tutti nel Parco Nazionale del Circeo. (Crediti: Pro Loco di Latina)

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Lottare per il proprio sogno, perchè?
Molto spesso le persone smettono di sognare perché considerano irrealizzabili i propri sogni.
La realtà della vita quotidiana riesce a spegnere gli entusiasmi di chiunque.
Ma perché non tentare di realizzare i sogni che abbiamo nel cassetto?
Cambiare la propria vita e avere il coraggio di fare quello che piace è una cosa che spaventa prima di entusiasmare.
Le risorse sono già in noi e intorno a noi. Occorre solo incominciare.
Occorre stabilire che cosa ci piace. Sicuramente ci sarà un desiderio che ci fa batter il cuore più di altri. Questo può essere la molla per decidere di cambiare la vita.
Confidate a qualcuno i nostri desideri, però scegliete una persona che sia in sintonia con voi
Andate a caccia di idee.
Non perdete tempo e dedicatevi subito a ciò che vi interessa, senza pensare che le cose possano avverarsi in modo tradizionale.
Chiarite i vostri sogni. L’inizio sarà il passo più importante, perché la vera gioia sarà nel fare quello che sognavate di fare e non nel risultato finale.
Gran parte delle occasioni sono dovute alla fortuna ed al caso, ma la fortuna capita spesso a chi la vuole cogliere (cit)

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Castelluccio Di Norcia
Sono stata un paio di giorni a Castelluccio Di Norcia e fino a poco tempo fa le mie conoscenze erano strettamente legate alla cucina:
lenticchie di castelluccio, penne alla norcina, salumi… farro… e varie zuppe di legumi, ovviamente da brava buongustaia penso solo a magnà 😉
Tuttavia Castelluccio Di Norcia è rinomata per la fioritura, a tal proposito vi copio ed incollo la spiega corretta tratta dal sito ufficiale www.castelluciodinorcia.it
Tra fine maggio e i primi giorni di luglio, l’altopiano di Castelluccio è testimone di un evento di particolare importanza, La Fioritura. Per diverse settimane la monotonia cromatica del pascolo, viene spezzata da un mosaico di colori, con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso. Anche se la festa della “Fiorita” ricade nella terza e nell’ ultima domenica di Giugno, non esiste un preciso giorno per ammirare questo incantevole spettacolo. Ogni anno tutto è affidato all’andamento climatico della stagione. Le specie floreali che tingono il Pian Grande e il Pian Perduto in questo periodo, sono innumerevoli, camminando lungo i sentieri possiamo incontrare: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e tant’altro.
Sono stata davvero bene e mi spiace solamente di essere stata troppo poco tempo.
Come sempre vi lascio alcuni scatti di luce e di fiori 🙂